Siamo agli ultimi preparativi per la mostra Genius loci. Riflessi dell’identità pugliese in cinquanta artisti tra passato e presente, promossa dalla Città Metropolitana di Bari, che sarà inaugurata il 17 dicembre 2016 e resterà aperta fino al 31 marzo 2017.
Un grande percorso storico e descrittivo, articolato per grandi tematiche, dal 1900 a oggi, per indagare se il genius loci così come inteso dagli autori più recenti trovi i suoi riflessi nelle opere degli artisti che in quel luogo hanno avuto la loro origine.
Si passa dai pittori pugliesi del primo Novecento (Damaso Bianchi, Enrico Castellaneta, Francesco Romano), che hanno inventato un repertorio e un linguaggio pittorico adatto a rappresentare il particolare paesaggio “pugliese”, sin allora escluso, salvo rare eccezioni, dalla storia dell’arte, agli artisti attivi negli anni quaranta/settanta sino ad arrivare, senza soluzione di continuità, agli artisti contemporanei, in cui il rapporto con l’habitat, meno esplicito, non è però meno intenso e coinvolgente, sebbene rappresentato con modalità espressive totalmente differenti.
Il sottile, importante discrimine che ha guidato la scelta dei pezzi da esporre – provenienti in parte dal ricco patrimonio della Pinacoteca Metropolitana di Bari, in parte da altri musei italiani o da collezioni private e d’autore – ha tenuto presenti, per l’equilibrio e la validità comunicativa del percorso intrapreso, non soltanto fattori qualitativi ma anche il rispecchiamento delle tematiche proposte, che sono state individuate in una scelta quanto più possibile chiara e caratterizzante.
La mostra, prevista dal 17 dicembre 2016 al 31 marzo 2017, sarà documentata da un catalogo a cura di Clara Gelao, con testi della stessa e di Gaetano Cristino, Lucio Galante, Giacomo Lanzilotta, Carmelo Cipriani e altri, e con la riproduzione a colori di tutte le opere esposte, schede delle opere e biografie degli artisti.