Domenica 14 maggio la Pinacoteca Metropolitana “Corrado Giaquinto” di Bari propone, in occasione della festa della mamma, una lettura articolata del dipinto Il sonaglio di Armando Spadini
(Firenze 1883-Roma 1925), vero e proprio inno alla maternità da parte di un artista che, attingendo al recinto domestico, fissa, consegnandole all’immortalità, le amate sembianze della moglie Pasqualina e dei quattro figli: in questo caso, a soli pochi mesi, il piccolo Andrea, destinato a seguire, sul versante della scultura, le orme paterne.
Proveniente dalla collezione di Luigi Grieco, e già appartenuto al medico e collezionista Angelo Signorelli, tra i primi entusiasti acquirenti delle opere di Spadini, pubblicato da Mario Tinti negli inoltrati anni Venti, il dipinto consente interessanti riflessioni sull’ideale dialogo instaurato dal pittore con l’arte di Pierre-Auguste Renoir, in un’epoca contrassegnata da singolari apprezzamenti – si pensi a Roberto Longhi – nei confronti del francese e che la mostra in corso a Rovigo non tralascia di puntualizzare.
la Pinacoteca Metropolitana “Corrado Giaquinto” di Bari propone, in occasione della festa della mamma, una lettura articolata del dipinto Il sonaglio di Armando Spadini (Firenze 1883-Roma 1925), vero e proprio inno alla maternità da parte di un artista che, attingendo al recinto domestico, fissa, consegnandole all’immortalità, le amate sembianze della moglie Pasqualina e dei quattro figli: in questo caso, a soli pochi mesi, il piccolo Andrea, destinato a seguire, sul versante della scultura, le orme paterne. Proveniente dalla collezione di Luigi Grieco, e già appartenuto al medico e collezionista Angelo Signorelli, tra i primi entusiasti acquirenti delle opere di Spadini, pubblicato da Mario Tinti negli inoltrati anni Venti, il dipinto consente interessanti riflessioni sull’ideale dialogo instaurato dal pittore con l’arte di Pierre-Auguste Renoir, in un’epoca contrassegnata da singolari apprezzamenti – si pensi a Roberto Longhi – nei confronti del francese e che la mostra in corso a Rovigo non tralascia di puntualizzare.