E' prevista entro maggio l'inaugurazione di una mostra dedicata alla recente donazione di tredici opere di Pasquale Morino (1904-1975), da parte di Alba Morino, nuora dell’artista.
I dipinti costituiscono una serie lineare di nature morte, raffiguranti diverse interpretazioni di fiori, soggetto molto amato dal pittore, a cui si è dedicato intensamente soprattutto a partire dagli anni sessanta del secolo scorso.
In tal modo si intende rendere omaggio a uno dei protagonisti della storia artistica del novecento pugliese, vissuto e operante a Bari dagli anni trenta agli anni cinquanta e animatore instancabile della vita artistica pugliese, come pittore, critico, organizzatore di mostre ed iniziative culturali del suo tempo, dalle esposizioni Sindacali alla fondazione del Sottano e del Maggio di Bari.
Ad esse saranno accostate, a suggerire confronti e rievocazioni, alcuni dipinti coevi della Pinacoteca, di analoghe tematiche, opere di alcuni notevoli artisti del Novecento.
Nota biografica: Pasquale Morino (Forlì, 1904 – Milano, 1975), avviato inizialmente dalla famiglia alla carriera militare, abbandona presto gli studi alla scuola nautica di Livorno per trasferirsi a Roma e seguire i corsi del liceo artistico e dell’Accademia. Nell’ambiente della Capitale entra in contatto con gli artisti della Scuola Romana, tra cui Mafai, Raphael, Scipione e Pirandello, con i quali espone in una collettiva del 1929 alla Galleria Bragaglia agli Avignonesi. Nello stesso anno si trasferisce a Bari, dove prosegue più intensamente la sua attività espositiva anche in veste di allestitore e organizzatore di pubbliche rassegne, a partire dalla prima Mostra Sindacale di Bari del 1930. Espone, tra l’altro, alla mostra di artisti pugliesi a Roma presso l’associazione “Ferruccio Barletta” in via Gregoriana a Roma (1932), alle Sindacali Nazionali di Firenze (1933), Napoli (1937) e Milano (1941), alle diverse edizioni della Sindacale di Bari (dal 1930 al 1941), alle Quadriennali di Roma (1935, 1939, 1943 e 1948), numerose personali al Sottano di Bari (1949, 1952, 1955, 1956, 1958, 1972). Nel 1951 si stabilisce definitivamente a Milano. Affine ai pittori della Scuola Romana, il suo repertorio è costituito in prevalenza da ritratti e quadri di figure, nature morte, raffigurazioni di fiori e paesaggi.